Gli esami del sangue rappresentano un’operazione di fondamentale importanza per capire ed inquadrare lo stato generale di salute delle persone. Le analisi del sangue sono uno strumento di prevenzione, visto che possono portare alla luce diversi problemi ed anticiparne di più gravi.
In parecchie patologie, il fattore tempo è infatti cruciale: una diagnosi eseguita nei giusti tempi permette infatti una migliore riuscita della terapia.
Le condizioni di salute possono facilmente variare nel corso del tempo, in base a fattori patologici ed ambientali, all’età ed altri elementi quali eventi esterni e periodi di stress: i controlli periodici sono la risposta a queste variazioni, perché daranno la possibilità di fotografare lo stato fisico del momento, osservare come cambia nel tempo ed adottare le eventuali terapie.
In questo articolo vedremo ogni quanto fare gli esami del sangue, delineando diverse prospettive inerenti i controlli periodici.
Esami del sangue: 4 motivi per non tardare a farli
Come già osservato, attraverso un semplice prelievo di sangue, veloce e per nulla invasivo, è possibile ottenere tantissime informazioni importanti sulla salute di un soggetto.
I motivi per i quali gli esami del sangue sono davvero essenziali sono presto detti:
- Per la prevenzione
- Per confermare o smentire la presenza di malattie in corso.
- Vanno eseguiti obbligatoriamente prima di subire un intervento chirurgico.
- Per monitorare le condizioni di salute durante particolari terapie che prevedono un trattamento farmaceutico.
Ogni quanto una persona dovrebbe fare gli esami del sangue?
Per quanto riguarda soggetti giovani ed in salute, andrebbero effettuate almeno una volta all’anno.
Ovviamente, la soluzione migliore prevede un consulto con il proprio medico di base, il quale conosce il paziente e potrà consigliarlo al meglio.
L’anamnesi è infatti la base da cui partire per stabilire quale dovrebbe essere la routine delle analisi del sangue: le esigenze sono diverse da persona a persona, e di conseguenza sarà diversa la frequenza con cui effettuare un esame del sangue.
In presenza di fattori di rischio, le analisi andrebbero eseguite ogni 6 mesi, mentre con problematiche più gravi anche ogni mese.
Nel prossimo paragrafo vedremo alcuni esempi, in modo da delineare una piccola guida che possa risultare il più esaustiva possibile.
Esami del sangue: ogni quanto farli a seconda dei casi
Come già accennato in precedenza, la frequenza con cui sottoporsi ad un esame del sangue può dipendere da diversi fattori, quali stato di salute, età, stile di vita e fattori di rischio, e non esiste una regola fissa che possa indicare ogni quanto fare le analisi del sangue.
Esistono delle linee guida ed il parere del proprio medico curante.
In linea generale, le analisi del sangue sono utili per delineare il quadro generale della nostra salute, perché in grado di controllare parecchi aspetti:
- Anemia (emocromo)
- Stato di salute generale (emocromo)
- Stato di salute del fegato (transaminasi, bilirubina, gamma-GT, fosfatasi alcalina)
- Stato di salute dei reni (azotemia, creatinina)
- Rischio di malattie cardiovascolari (colesterolo, omocisteina, CPK)
- Funzioni del metabolismo (glicemia, colesterolo, trigliceridi)
- Infezioni (urinocoltura, emocromo)
- Ricerca di marcatori tumorali
Bambini ed adolescenti non hanno necessità di effettuare esami periodici, tranne nei casi in cui si manifestino dei sintomi: a quel punto, il pediatra ed il medico curante potranno indicare la necessità delle analisi del sangue per effettuare un’indagine che possa dare risposte certe.
In presenza di fattori di rischio (sedentarietà, alimentazione non equilibrata, fumo, alcol, rapporti sessuali non protetti) e/o patologie in corso (diabete, malattie cardiovascolari, problemi al fegato ed ai reni, tumori, infezioni) le analisi del sangue andrebbero eseguite ogni 3 mesi.
Esami quali emocromo completo, glicemia, colesterolo, trigliceridi e transaminasi, superati i 40 anni, andrebbero intensificati ed eseguiti con maggiore frequenza, soprattutto se sono presenti fattori di rischio e patologie.
Per gli anziani, anche in assenza di patologie specifiche, si consiglia la possibilità di effettuare check up periodici, ripetendo le analisi più volte all’interno dello stesso anno: anche in questo caso, sarà il medico di base a dare le indicazioni più adeguate da persona a persona
Oltre alle analisi del sangue, è utile eseguire esami delle urine e delle feci, per avere una panoramica più completa possibile.
Ricordiamo inoltre che per quanto riguarda la prevenzione e la possibilità di risolvere problematiche di tipo sanitario, bisognerebbe adottare sane abitudini di vita, che possono prevedere il rispetto di una dieta sana ed equilibrata, il costante svolgimento di attivita fisica, il consumo moderato di alcol e fumo, il rispetto di una corretta routine del sonno ed il monitoraggio costante dei possibili fattori di stress, in modo contenerli e contrastarli.